STRUTTURA ARCHITETTONICA E APPARATO DECORATIVO
Di Impianto basilicale romanico (“Basilica Martyrum” fondata tra il 379 ed il 386), l’aspetto attuale del Tempio trae origine da una lunga e complessa serie di trasformazioni, fasi costruttive e lavori di restauro. La Navata centrale a quattro Campate è coperta da Volte a crociera intonacate impostate su pilastri in pietra a fascio legati insieme da costoloni in cotto a sezione quadrata. Le Navate laterali presentano un’analoga differenziazione materica, che vede l’alternanza di pietra, cotto e intonaco. Di notevole interesse iconografico sono i Capitelli (sec.XII): opera di scalpellini lombardi, mostrano motivi floreali e antropomorfi di valore simbolico nonché figurazioni interpretative di modelli classici.
INTERVENTO
Le zone sottoposte a restauro si presentavano ad un primo esame ricoperte da depositi superficiali e croste nere molto aderenti, vi erano diffuse efflorescenze saline e fenomeni di disgregazione della materia e di perdita di pellicola pittorica. Il restauro di tipo artistico conservativo di tutte le superfici interne del Monumento per i settori del Presbiterio, Navata centrale e Navatelle ha visto come oggetto sia gli intonaci sia il materiale lapideo naturale (pietra silicea, carbonatica, ceppo, cotto). Dopo la fase preliminare durante la quale sono stati svolti approfonditi esami stratigrafici per la verifica delle tinte originarie degli intonaci e la natura dei materiali lapidei, si è proceduto con il restauro conservativo vero e proprio. Una prima fase ha visto l’esecuzione di cicli di pulitura della pietra con applicazione di prodotti neutri in base alle indicazioni dell’ICR (Istituto Centrale del restauro); si è poi proceduto al consolidamento sia del materiale lapideo sia degli intonaci e alla loro presentazione estetica finale con tinte alla calce e velature artistiche.