Edificata tra il 1857 e il 1859 su disegno di Giacomo Moraglia, uno dei più importanti architetti neoclassici lombardi dell’Ottocento, la Chiesa è caratterizzata da un impianto di notevoli dimensioni articolato intorno ad uno spazio centrale dominato da Cupola affrescata e circondato da quattro Cappelle. L’apparato decorativo del Presbiterio risale ai primi anni del ‘900, mentre per le altre zone al 1926. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Chiesa venne bombardata ed in particolare subirono grossi danni le zone dell’Abside e della Cupola, affrescate poi ex-novo nel 1946 dal Cocquio.
INTERVENTO
In seguito ad una preliminare fase di studio mineralogico e petrografico per la classificazione delle pietre e degli impasti e alla comprensione della natura e della composizione dei diversi strati pittorici, il complesso restauro globale dell’apparato decorativo interno della Chiesa di S. Giustina ha previsto un momento di pre-fissatura con velinature e bendaggi delle zone più pulverulente e polverizzate; solo dopo aver ottenuto la riadesione delle parti più ammalorate si è passati ad una pulitura graduata con impacchi di prodotto apposito. Si è proceduto quindi con il consolidamento e la reintegrazione plastica degli elementi decorativi ed infine al restauro pittorico. Eseguito con la tecnica del rigatino/puntinata con prodotti reversibili i lavori sono riusciti a restituire la necessaria unità di lettura e bellezza al manufatto. Il lavoro di recupero ha compreso anche il completo ripristino delle dorature in seguito al quale la Chiesa ha assunto a pieno titolo forme e cromie preziose e maestose, rendendola molto vicine a come era stata pensata in origine.