STRUTTURA ARCHITETTONICA E APPARATO DECORATIVO
La Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in Senago fu eretta a partire dal 1907 su progetto dell’architetto G. Bagatti Valsecchi e realizzata dall’Ing. Santamaria nel 1913. Costruita secondo un’architettura in stile gotico con linee slanciate con archi a sesto tondo e volte a crociera, presenta una pianta a croce latina a tre navate e cinque campate. La volta della Navata centrale, che ha un’altezza maggiore rispetto alle Navatelle laterali, è impostata su grandi colonne in granito con capitello in stile corinzio su cui poggiano la trabeazione decorata che percorre tutto il perimetro riproponendo il medesimo schema anche nel Transetto e nel Presbiterio. Le colonne, come si accennava, presentano basamento, fusto e capitello in pietra, con un andamento che vede la presenza di grandi pilastri con lesene nei punti angolari della struttura. L’apparato decorativo è ricco, elegante e molto godibile sotto il profilo cromatico: è costituito da fasce con motivi geometrici che evidenziano i perimetri e i profili dei costoloni, degli archi e delle campiture più importanti, e vede all’interno dei contorni medaglioni dipinti con iscrizioni e rappresentazioni semplici ancora di tipo geometrico e circolare che inseriscono nel contesto architettonico monocromatico elementi di colore vivaci. Nell’insieme il Tempio si presenta molto armonico ed unitario.
INTERVENTO
L’intervento di restauro ha come oggetto l’intera superficie decorativa interna del Tempio. Dopo una prima fase di preconsolidamento delle zone più ammalorate si passerà ad una pulizia artistica graduata (preceduta da attente prove e campionature). Iniezioni di appositi prodotti consolidanti e stuccature permetteranno poi di ristabilire la necessaria coesione degli intonaci di supporto parzialmente degradati, per passare quindi al restauro decorativo-pittorico delle superfici ricercando un collegamento cromatico e formale del tessuto decorativo e restituendo la completezza formale alla bella architettura della Chiesa. Gli intonaci in tinta unita verranno spolverati e sottoposti a delicata pulizia, puntuali stratigrafie permetteranno di risalire alle cromie originali così da riproporle con velatura decorativa e patinatura artistica. Tutti i materiali lapidei, sia naturali che artificiali, saranno prima sottoposti a pulitura, successivamente verranno effettuate le necessarie reintegrazioni plastiche e gli strati di finitura verranno trattati grazie ad una studiata reintegrazione pittorica.
Restauri autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano