G.F. Marcato


SANTI VITO E MODESTO - Lomazzo (CO)
RESTAURO ARTISTICO CONSERVATIVO INTERNO

STRUTTURA ARCHITETTONICA E APPARATO DECORATIVO

La Chiesa Parrocchiale dei Santi Vito e Modesto è un monumento in stile neoclassico, che colpisce per la maestosità dello spazio centrale dell'Aula unica sovrastata dalla grande Cupola, la Navata ed i Transetti presentano invece volte a botte impreziosite da decorazioni a finti cassettoni ed elementi floreali. Il perimetro regolare del Tempio è scandito verticalmente da ventotto colonne e semicolonne in finto marmo di colorazione verdastra con capitelli di ordine corinzio collocate lungo le pareti; oltre che elementi fondamentali dal punto di vista strutturale e architettonico, rappresentano elementi di rilievo da un punto di vista formale, in quanto donano movimento alle pareti verticali che in gran parte sono semplicemente intonacate con un fondo a tinta unita con cui sono stati ricoperti gli strati pittorici originali. Fanno eccezione i due affreschi sulle pareti anteriori della Navata. Tutta la parte superiore della Chiesa si presenta finemente decorata con motivi geometrici e floreali a cassettoni che arricchiscono l'estetica del Tempio. La Controfacciata è caratterizzata dal grande Organo a canne e dalla balconata con mobile ligneo.

INTERVENTO

I depositi e le incrostazioni superficiali rendevano le colorazioni molto scure, snaturandone l'architettura. Alcune forme di degrado localizzate intaccavano pesantemente le decorazioni con perdita della materia cromatica e formazione della effluorescenza biancastra sulla superficie con effetto di grande disturbo visivo. Un secondo ordine di problematiche concerneva invece le modifiche dell'apparato decorativo apportate da precedenti restauri: la tinteggiatura piatta ricopriva gli scialbi originali che gli esami stratigrafici hanno riportato in luce, obbiettivo del restauro è stato quindi restituire l' armonia cromatica che ha valorizzato tutto l'interno della Chiesa. L'intervento di restauro è stato preceduto da una fase di attenta verifica di tutte le superfici decorate e dei fondi a tinta unita e si sono eseguiti i necessari pre-consolidamenti. A seguito delle fondamentali operazioni di pulitura, si ha avuto cura di riproporre le parti totalmente ammalorate dell'apparato decorativo con la tecnica dello spolvero. Gli affreschi, ove lacunosi, sono stati reintegrati per mezzo di un attento restauro pittorico con la tecnica del rigatino tono su tono. Un approfondito studio cromatico delle tinte originali e una sapiente tinteggiatura con tecniche varie tipo velatura, patinatura, etc., hanno portato al corretto bilanciamento e all'armonizzazione di tutto l'impianto architettonico-decorativo interno con conseguente valorizzazione del Tempio. L' intevento si è concluso con l'operazione di inceratura, ovvero l'applicazione di cera vera d'api e sua lucidatura.

 

 

 

 

 

 

 Immagini (11 )


Vista generale esterna

Cupola e Transetti prima del restauro

Degrado delle superfici decorate e annerimento delle pareti

La zona dell'Organo prima dei restauri

Il Presbiterio restaurato

Apparato decorativo del Presbiterio al termine dei restauri
 Altre immagini
Prima e dopo (6)
Particolari (19)

Il Team

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Una restauratrice durante le operazioni preliminari al restauro

Una restauratrice durante le ultime fasi dei lavori
Restauri autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano
 
G.F. Marcato